I Cammini della Confraternita: il Cammino di San Giacomo in Valle Stura (Cuneo) km 82 in 5 tappe
La città di Cuneo si collega alla vicina Francia tramite due strade statali che portano rispettivamente a due valichi alpini. La prima risale la valle Vermenagna e giunta al Colle di Tenda (altezza m.1440, distanza da Cuneo 35 km circa) scende in val Roya sino a Ventimiglia per seguire poi la Costa Azzurra fino a Nizza e oltre. La seconda risale la valle del fiume Stura di Demonte per giungere al Colle della Maddalena (altezza m. 1991.) e scendere in Francia. La Valle Stura pertanto si presenta come un corridoio naturale tra due grandi aree di civiltà: la Pianura del Po e la Provenza, rivestendo fin dai tempi romani una grande importanza economica e politica, oltre ad essere una diramazione fondamentale per i pellegrini provenienti da oltre alpe, che nei 5 secoli dall’anno 1000 in poi, l’hanno utilizzata per immettersi sulla Via Francigena che li conduceva a Roma. E’ proprio lungo la Valle Stura che la Confraternita di San Giacomo di Cuneo ha tracciato da alcuni anni un cammino a piedi, che ripercorre parzialmente, ove possibile, gli antichi tracciati dei nostri avi. Da Cuneo al Colle della Maddalena (che i nostri amici francesi chiamano Col de Larche) ci sono 68 km stradali; di lì si scende nella valle dell’Ubaye e poi della Durance, per raggiungere attraverso Barcellonette, Sisteron, Forcalquier ed Apt le città di Aix en Provence e di Arles e da lì con la Via Tolosana al confine con la Spagna e quindi a Santiago di Compostela.
Il cammino è ricco di panorami su tutta la valle ed è molto suggestivo anche dal punto di vista storico ed architettonico avendo nei secoli favorito gli scambi tra vari popoli europei. Il nostro Cammino per un totale di 82 km è stato suddiviso in 5 tappe; ecco qualche indicazione con alcuni degli spunti culturali più significativi.
La 1° tappa va da Cuneo a Gaiola (località Stiera) per 20 km con un dislivello in salita di 300 m. Il punto di partenza ufficiale è a Cuneo dalla chiesetta di San Giacomo (posta a 50 passi dall’imbocco del viadotto Soleri) da dove si scende vicini al fiume Stura che si segue in lontananza attraversando il Parco Fluviale Gesso Stura e fiancheggiando una rete di canali irrigui di origine medioevale; si supera il fiume Stura sul Ponte del Sale e si lambisce la città di Borgo San Dalmazzo per portarsi nelle frazioni di Beguda e poi di Bedoira; da qui un intrigante sentiero porta a fiancheggiare il fiume Stura in una sorta di piccolo canyon fino a trovare un ponte pedonale che conduce a Gaiola in località Stiera dove c’è un centro di sport acquatici e dove si conclude la tappa.
La 2° tappa va da Gaiola (Stiera) a Demonte per 12 km con un dislivello in salita di 250 m. Con una piccola asfaltata in breve si raggiunge il paese di Moiola che si lascia salendo a mezza costa e con un bel tratturo erboso si raggiungono boschi di castagno. Si supera un tratto di boscaglia si scende alla frazione di S. Lorenzo e poco dopo al pilone di Rialpo. Poi con un altro tratturo si fiancheggiano i due laghetti di S. Marco e si sale in località Cornaletto. Da qui si scorge Demonte che si raggiunge in breve passando accanto alla parrocchiale di San Donato che tra l’altro contiene un affresco della battaglia di Lepanto; al centro di Demonte, che è il paese più importante della valle, termina la tappa.
La 3° tappa va da Demonte a Vinadio per 14 km con dislivello in salita di 550 m. Dal centro del paese inizia la salita sul lato a monte e con un bel sentiero si guadagna una piccola valletta e da lì si raggiunge la chiesetta della Madonna del Pino, situata in posizione molto panoramica. Si riprende su sentiero e con vari saliscendi si raggiunge la borgata di San Grato, da dove, con un antico tracciato, si scende fino al paese di Aisone, dove si può ammirare il campanile romanico della parrocchia. A monte dell’abitato si prende una carrareccia che in buona salita conduce alla borgata Piron; una sterrata fa passare per la borgata Castellar delle Vigne, luogo molto piacevole, per poi scendere al paese di Vinadio meta della tappa; lì ad aspettare il viandante vi è il grande Forte Albertino e la parrocchiale romanico-gotica di San Fiorenzo.
La 4° tappa va da Vinadio a Pontebernardo km 21 con dislivello di 650 m. Dal Forte Albertino si percorre la statale per 1 km per svoltare verso lo stabilimento dell’acqua di S. Anna. Qui si imbocca la strada ex militare che in falsopiano, sulla destra orografica, percorre la bassa valle per continuare poi su una sterrata che conduce al paese di Sambuco, con il campanile di San Bartolomeo e l’antica chiesa di San Giuliano. Dopo aver attraversato il fiume inizia la parte più impegnativa su sterrate e sentieri, tra boschi e prati si raggiunge la località Suor d’Amant; da qui una bella mulattiera scende nel vallone e porta a Pontebernardo, dove si trova l”Ecomuseo della Pastorizia”.
La 5° ed ultima tappa da Pontebernardo al Colle della Maddalena (Col de Larche) confine con la Francia km 15 con dislivello di 750 m. Dal paese si attraversa la statale per guadagnare quota nel bosco continuando su praterie fino alla borgata Murenz. Da qui il sentiero scende fino alla località di Prinardo; dopo un tratto sulla statale si svolta di nuovo a sinistra per salire decisamente in mezzo ai boschi e portarsi prima del paese di Bersezio, caratterizzato dalla parrocchiale di San Lorenzo da una lapide romana e da un mulino in pietra. Utilizzando il sentiero della pista di fondo si sale al paese di Argentera e da lì riattraversata la statale la si segue con qualche taglio di tornanti fino a raggiungere il Colle della Maddalena dopo aver fiancheggiato il suo bellissimo lago; si è così sul confine dove si trova il Rifugio della Pace e dove termina il nostro cammino.
Da qui parte il percorso in territorio francese, che è ben segnalato in quanto da poco tempo é ufficialmente riconosciuto nelle randonnèes francesi, costituendo una “bretella” che lo congiunge alla GR653D, che dal Monginevro scende attraverso la Provenza sino ad Arles.
Il Cammino di San Giacomo in Valle Stura è segnalato da numerose frecce gialle nei punti chiave e risale il fiume ora sul versante orografico destro ora sul sinistro, prevedendo giornalmente la possibilità di fermarsi in un luogo abitato per fare sosta e provviste. Il percorso può essere effettuato da tutti; è sufficiente un minimo di predisposizione al cammino e non ci sono criticità particolari se non la necessità di prestare molta attenzione nei tratti lungo la strada statale; il periodo consigliato è dalla primavera all’autunno. Infine segnaliamo che la Valle Stura è percorsa da una comoda strada statale internazionale che tocca i numerosi paesi segnalati, offrendo varie possibilità di alloggio e rifornimenti e costituisce una facile via di “fuga” o di accorciamento del percorso grazie ai bus che la percorrono quotidianamente.
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