Relazione sul cammino sulla Via Flavia da Lazzaretto Murgia ad Aquileia dal 3 al 9 settembre 2023
Per il terzo anno consecutivo, nel mese di settembre, la Confraternita ha realizzato l’ormai consueto trekking di più giorni, con autobus a seguito ad evitare le troppe fatiche del peso dello zaino e utile a consentire eventuali aiuti in caso di difficoltà. Ben 30 sono stati quest’anno le consorelle e i confratelli che vi hanno partecipato con spirito gioioso e collaborativo.
Tra il 3 ed il 9 settembre abbiamo così percorso tutta la Via Flavia per la parte italiana, itinerario moderno che ripercorre l’antico, il tragitto che gli antichi Romani facevano per raggiungere la Dalmazia ed i Balcani.
Facendo tappa per quattro notti in Trieste e per due notti ad Aquileia abbiamo simbolicamente iniziato il nostro percorso dal Lazzaretto di Muggia, cioè dal confine, oggi aperto, che separava ai tempi del muro di Berlino l’Italia dalla Jugoslavia comunista ed oggi dalla pacifica ed amica Slovenia, per proseguire verso la Val Rosandra e, sempre camminando verso ovest, raggiungere Monfalcone, Grado ed Aquileia.
Tappe molto piacevoli per un percorso molto vario che ci ha visto percorrere le foreste della val Rosandra, in parte sul percorso numero 1 del sentiero Italia costruito dal CAI, per poi attraversare tutta la città di Trieste, giungere per costa sino a Miramare e percorrere la laguna di Grado sino ad Aquileia. Colline, boschi, lagune ci hanno accompagnato per cinque giorni di cammino per un totale di 118,7 chilometri. Abbiamo raccolto sulla credenziale abbastanza facilmente i timbri delle principali località dove siamo passati e poi abbiamo ottenuto dal solerte parroco di Aquileia i 30 testimonium (uno per partecipante) che hanno attestato il nostro percorso e la nostra fatica.
Accanto ai bei percorsi naturali abbiamo avuto la possibilità di visitare Trieste, con la sua Chiesa di San Giusto ed i resti dell’antica Tergeste, i suoi caffè storici; Miramare con i mesti ricordi di Massimiliano d’Asburgo, le due antiche chiese ed il battistero paleocristiano di Grado; di lì un breve percorso in barca per giungere all’isola di Barbana, con il suo santuario molto venerato e frequentato dai Gradesi, dove con la partecipazione alla Santa Messa abbiamo voluto mettere il giusto sigillo al nostro cammino.
Sul presto stesso sito, chi fosse interessato a fare questa magnifica esperienza di viaggio, può trovare il percorso dettagliato, con le diverse tappe, le distanze chilometriche, il dislivello e le difficoltà.
(Il Rettore A.V.)