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PELLEGRINI IN CAMMINO: Angelo: “Diario breve del mio Cammino Primitivo insieme a Giuseppe” aprile e maggio 2024

Oviedo, 21/04/2024 – Santiago, 03/05/2024

Diario breve del mio “Cammino Primitivo”, insieme a Giuseppe

Partiti in due, con un volo aereo da Bergamo-Orio al Serio, nel tardo pomeriggio di sabato 20 aprile 2024, giungiamo a Oviedo (Asturie).

Al nostro arrivo, lì ad accoglierci, troviamo l’imponente Cattedrale di Santo Salvatore, che, anche solo da fuori, mostra tutta la sua bellezza. Oviedo è una città affascinante, con un centro storico che appare come un labirinto di stradine: si intersecano vicoli e angoli nascosti, costeggiati da numerosi edifici di interesse culturale, tra cui chiese medievali. Il tutto non può che catturarti. Passeggiando, incominci ad entrare in armonia con quello che da lì a poco diventerà “IL CAMMINO”, senza sapere che, quel cammino, sta già entrando in noi.

Domenica, ore 7:00, siamo davanti alla Cattedrale: inizia ufficialmente il nostro percorso. Una lastra, incastonata in terra, ci indica il punto di inizio e la direzione da seguire. Si parte …!

  • 1° tappa, Oviedo à Grado: 25 km

Il tempo è soleggiato, ma non troppo caldo: temperatura ideale. Per i primi chilometri, per noi principianti, ci sembra di star giocando ad una caccia al tesoro: procedimento nel cercare le “conchas”, che ci permettono di avanzare nella giusta direzione. Ben presto saremo conquistati dal loro fascino, come di quello dei “mojon”. Così arriviamo a Grado. Devo ammetterlo, questa è la tappa che – da un punto di vista fisico – ho più sofferto, ma, d’altronde, era la prima. Coricandomi ho sinceramente pensato di non riuscire a farcela.

  • 2° tappa, Grado à Salas: 22 km

Al mattino i dolori del giorno prima sono “magicamente” spariti (intercessione di San Giacomo?). Ci rimettiamo in cammino, il nostro andare segue un sali e scendi, pochissime le persone che incontriamo, siamo avvolti solo dal silenzio e dalla natura. Che esperienza unica, pensiamo! Proseguendo, ci rendiamo conto di come, nella prima tappa, abbiamo camminato utilizzando solo la parte fisica del corpo, e non anche quella mentale, che è ciò che poi farà la differenza, soprattutto nelle tappe più lunghe e/o impegnative. Il cammino, così vissuto, ti catturerà e nessuno più ti fermerà.

  • 3° tappa, Salas à Tineo: 21 km circa

Anche oggi il bel tempo ci regala visioni bucoliche, da cartolina. Siamo circondati da colline, a tratti intervallate da paesini, sempre più solitari e caratteristici. Questo ambiente minimalista incomincia a diventare familiare e quotidiano, nella testa ormai c’è solo gioia, letizia e spensieratezza. I nostri occhi incrociano solo bellezza e le nostre gambe divengono sempre più vogliose di camminare, così materializzandosi la leggenda secondo la quale l’apostolo Giacomo ti accompagna, regalandoti ogni giorno emozioni diverse.

  • 4° tappa, Tineo à Pola de Alleande: 28 km

Il tanto descritto brutto tempo è arrivato e decidiamo di allungare la tappa programmata. Da qui l’impossibilità di fare la “Ruta de Hospitales”, (sarà la scusa per ritornare?).

  • 5° tappa, Pola de Alleande à Barducedo: 22 km

La giornata che ci apprestiamo a vivere ci offre anche tanta “sora acqua”, a cui si aggiunge una lunga e faticosa salita, ma, si sa, senza fatica non si apprezza nulla.

  • 6° tappa, Barducedo à Grandas de Salime: 20,5 km

La temperatura e il tempo atmosferico non sono variati dal giorno prima e, anzi, si è aggiunta una fitta nebbia. Dopo tanta ascesa troviamo una lunga discesa, che ci conduce fino alla diga, da cui poi risaliamo fino a Grandas de Salime.

  • 7° tappa, Grandas de Salime à Fonsagrada: 27 km

I chilometri sono quelli rilevati dal mio “GPS”, che, tuttavia, non sono quasi mai quelli ufficiali. Anche oggi si parte con la pioggia. A circa metà tappa abbandoniamo le Asturie, inoltrandoci in Galizia. Dopo un paio d’ore di cammino l’apostolo Giacomo ci regala la neve, che ci accompagnerà per tutta la tappa. È il momento della discesa. Incontriamo il primo indicatore galiziano e notiamo un non piccolo dettaglio: la conchiglia non sempre è capovolta infatti bisogna seguire la freccia gialla, sarà quella che ci indicherà la direzione da seguire. Arrivati a fine tappa raggiungiamo la chiesa: stasera decidiamo di assistere alla S. Messa. In cambio di questo buon proposito, alla fine della funzione, riceviamo la benedizione del pellegrino. Raggruppati intorno all’altare ci troviamo: due italiani, due spagnoli, due portoghesi, una polacca e un finlandese. Ad ognuno il celebrante consegna una frase di preghiera di ringraziamento, scritta nella lingua di ciascuno. È stato un momento di intenso raccoglimento, di spiritualità, davvero toccante.

  • 8° tappa, Fonsagrada à O Cadavo: 25 km

Lungo un ondulante tragitto incontriamo panorami sorprendenti e mutevoli, anche stante il rapido avvicendamento di pioggia e sole. Piano piano le condizioni atmosferiche passano in secondo piano.

  • 9° tappa, O Cavado à Lugo: si sfiorano i 30 km

Lugo, capoluogo dell’omonima provincia, ha quasi 100.000 abitanti. La si vede da molto lontano e sembra di non arrivare mai. È una città ricca di storia e di monumenti, le sue mura la rendono unica. Il nostro arrivo è reso magico da un meraviglioso ed inaspettato tramonto. Anche l’alba del giorno successivo darà spettacolo. Siamo esattamente a 100 km da Santiago de Compostela.

  • 10° tappa, Lugo-Ferreira: 27,5km

La scelta che abbiamo fatto per tutte le tappe è stata quella di partire al mattino, di buon’ora. Anche oggi, quindi, si parte presto, accompagnati dalla pioggia. Abbandoniamo la città e passiamo le restanti ore nel verde. Passo dopo passo arriviamo a Ferreira. È un villaggio molto piccolo, quattro case in mezzo al verde, in cui si trova anche un ponte romano. Decidiamo, saggiamente, di riposarci.

  • 11° tappa, Ferreira à Melide: 20,5 km

I chilometri percorsi ora sembrano una passeggiata. Ancora non sappiamo cosa ci aspetterà a Melide e quanto il nostro cuore rimpiangerà il Cammino Primitivo. Infatti, a Melide, il Cammino Primitivo si congiunge con il cammino francese, così il numero dei pellegrini si incrementa notevolmente.

  • 12° tappa, Melide à Pedrouzo: 30 km

Sveglia presto, non piove! Alle 6:00 siamo già in cammino; alle 9:00 ci rendiamo conto che i pellegrini sono talmente tanti che – passatemi il termine – sembra una transumanza, si segue una marea umana. Rimpiangiamo il nostro amato silenzio e, purtroppo, non è neanche necessario avvistare i “mojon” per capire la direzione, ormai data da coloro che si trovano davanti a noi: si procede tutti verso la stessa direzione. È l’arrivo della pioggia battente a far disperdere la marea umana. Si ritorna a proseguire in pochi e a camminare con tranquillità.

  • 13° tappa, Pedrouzo à Santiago de Compostela: 21 km

L’adrenalina sale, la temuta folla – che non ci farebbe godere appieno dell’atmosfera e che ci impedirebbe di ricomporre, in sintesi, tutte le emozioni dei giorni passati – ci spinge ad impostare la nostra sveglia prestissimo. E, così, già prima delle 5:00, sotto il diluvio, ci mettiamo in cammino. Mi domando: cosa spinge un essere umano ad alzarsi alle 4:00 e a mettersi in cammino, sotto la pioggia battente? La risposta è inspiegabile: bisogna provare. In poche ore il nostro Cammino giunge al termine. Ecco Santiago!

La somma delle emozioni e delle sensazioni che si provano all’arrivo sono difficili da descrivere, soprattutto per chi non è abituato a mettere per iscritto i propri sentimenti. Posso solo dire che, davanti alla cattedrale, le lacrime non sono mancate. Per almeno un’ora siamo rimasti incantati, immobili, mentre la mente ripercorreva i giorni di cammino, ciò che i nostri occhi avevano visto durante il viaggio per Santiago. Il corpo è pieno di emozioni, di bellezze e di lacrime. Alle 12:00 partecipiamo alla messa del pellegrino in Cattedrale.

Il sogno si è avverato, tutto si è compiuto. Il camminatore ha forgiato le gambe, ma soprattutto ha abituato la sua mente a spaziare nell’infinito. Tante cose nel cuore si sono appianate, la vita ha preso un altro sapore.

Grazie Cammino dei tuoi insegnamenti, ne farò buon uso.

 Angelo Fravolini

P.S.:

Gli  alloggi utilizzati sono stati i seguenti:

Oviedo IBIS HOTEL (prima notte in albergo). Grado Albergue Quintana. Salas Albergue Nonya. Tineo Albergue Palacio Meras. Poa de Alleande Albergue donativo. Barducedo Albergue Casa Marques. Grandas de Salime Albergue Porta de Grandas. A Fonsagrada Albergue Cantabrico. O Cadavo Albergue Porta Santa. Lugo Albergue Municipale. Ferreira Albergue Primitivo Ponte Ferreira. Melide Albergue Po’ Cruceiro. Pedrouzo Abergue Porta de Santiago. Santiago de Compostela Albergue Porta Real.

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