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Relazione uscita del 20.07.2024 a Vezza d’Alba sent Trifulao e Tasso e i fiori di loto

Bel percorso quello che ci ha portati, sabato 20 luglio 2024 a Vezza d’Alba nel Roero per un itinerario di oltre 16 km tra vigne, boschi e prati sui cosiddetti sentieri dei Trifolau e del tasso.

La giornata che si preannunciava molto calda ha dissuaso molti nostri confratelli ad affrontare questa uscita che ha visto la partecipazione di solo 11 coraggiosi tra vigne, prati e boschi della bella subregione della nostra provincia.

Il primo sentiero prende nome dai trifolau, cioè da quei signori che nottetempo, coadiuvati dai loro cani bastardini (in piemontese”tabui”) vanno alla ricerca del preziosissimo tubero amato da tutti i ghiottoni del mondo.

 Lungo il percorso si trova un bel bosco cintato dove i cani possono venire addestrati alla ricerca del tartufo, ma non solo: si ritrova sul cammino, in una radura circondata a cerchio dalle colline un luogo a dir poco stupefacente e cioè un ampio laghetto umido dove un appassionato, dopo aver convogliato l’acqua ha seminato i fiori di loto, che hanno attecchito formando un giardino meraviglioso con fiori di straordinaria grandezza e bellezza nei loro colori pastello, caso limitato, credo, nel nostro territorio (questa fioritura si trova anche a Ceresole d’Alba, ma il posto non è curato).

Il secondo percorso ci ha portati a scarpinare tra boschi, carrarecce, sentieri, impennate in salita nelle vigne, dove il prelibato frutto sta lentamente maturando per darci a fine estate i profumati bianchi di questa zona,    l’Arneis, la Favorita, gli Chardonnay  ed anche il Nebbiolo del Roero, che non ha nulla da invidiare rispetto agli omonimi, più nominati e carissimi fratelli di Langa.

Una facile discesa ci ha portati al santuario della Madonna del Guado in fondo alla valle il che ci indicata che nel passato questo era un luogo dove scorreva molta acqua; passati sull’altro versante una ripida salita ci ha condotti su un poggio molto panoramico dove si trova il Santuario di Madonna dei Boschi di Vezza d’Alba, che abbiamo trovato aperto grazie alla presenza di una famiglia che vive lì assicurando la manutenzione a tutto il luogo oltre alla gestione di un piccolo chiosco, che con le sue bevande fresche, ha contribuito ad alleviare le nostre fatiche.

La camminata è stata impegnativa sia per la lunghezza che per il dislivello oltre 550 m in salita, ma molto piacevole per i panorami, per la bellezza dei fiori di loto e per la compagnia sempre molto gradevole.

A Vertamy

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