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Siamo ormai all’inizio dell’estate, ma il tempo non sembra incanalato verso il bello ed è per questo che dobbiamo anticipare di un giorno questa bella uscita che ci farà fare la 3° tappa del nostro viaggio lungo il Maira.
Siamo partiti da Macra per cercare di arrivare a S. Damiano usufruendo dei sentieri presenti sulla sinistra orografica del Maira e che ci consentono di superare la distanza senza mai utilizzare la strada di fondovalle se non nei pezzi riguardanti i paesi. Sabato mattina è una bella e fresca giornata ed in 14 attraversiamo la frazione di Macra tutta ben ristrutturata ed utilizzando il sentiero dei ciclamini, in breve, si arriva alla borgata di Villar con la maestosa chiesa parrocchiale, un pilone di ottima fattura e un bello sguardo su tutta la valle sottostante. Di lì a poco siamo alla cappella di S. Pietro affrescata intorno al 1500 e che merita una approfondita vista grazie all’app “Chiese in porte aperte” che ci consente di entrare e di ottenere un’ampia spiegazione sugli affreschi presenti; quest’app è davvero una bella invenzione.
Riprendiamo la nostra gita con un bel sentiero che ci consente di arrivare in salita fino alla borgata di Camoglieres anch’essa quasi totalmente ristrutturata e posta in una magnifica posizione. La aggiriamo, abbandoniamo il sentiero dei ciclamini e poi scendiamo fino alla cappella di San Bernardo anch’essa posta in posizione panoramica.
Inizia ora la parte più impegnativa del percorso preceduta da un lungo traversone che ci fa scendere a fianco del vallone per poi superarlo e da lì la salita si fa più decisa fino ad arrivare sulla dorsale del versante che guarda verso il fondo valle dove si trova la borgata di Lottulo. Ci si inerpica ancora lungo la stessa dorsale che si fa via via più irta fino ad un passaggio in cui ricorriamo all’aiuto di catene appositamente messe siamo ora su una parte del sentiero di “Elsa” (trattasi di un anello che parte da Lottulo costruito dal marito in memoria della moglie Elsa Olivero e che ripercorre in parte i sentieri che quest’ultima era solita fare quando era in vita). Al bivio successivo abbandoniamo il sentiero di Elsa per seguire quello che ci porterebbe al Monte Rubbio; è un bel sali scendi un po’ esposto che via via però migliora; nell’ultimo tratto si sale brevemente per raggiungere le Grange di Rubbio dove verso le 12,45 ci fermiamo per il pranzo al sacco i un prato tutto ben rasato al sole.
E’ il nostro meritato riposo. Più tardi affrontiamo la discesa su un bella ed ampia sterrata lungo la quale troviamo anche qualche funghetto e che ci porta in San Damiano Macra dove arriviamo in anticipo rispetto ai tempi previsti dopo circa 13 km ed un dislivello di ben 650 m circa concentrato sui primi 8 km.
Ancora un’uscita ricca di soddisfazioni e che è piaciuta particolarmente agli allegri partecipanti. Il Priore Giancarlo
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